06 giugno 2014

500miles by HD Parma by Gì&Giò





Bike around the clock

Il buon Bill Haley e i suoi Comets in primis e con lui i rock-singer dei 50’s a cui le nostre “babies” sono indissolubilmente legate, mi perdonerà se prendo in prestito il titolo della sua canzone, ma comprenderà il senso del titolo di questo post: perché se “rock” è il sound dei nostri scarichi e “slow” è stata l’andatura, a girare erano le ruote delle nostre moto mentre con loro giravano le lancette sul quadrante dei nostri orologi.
500 MIGLIA, un numero evocativo di corse in auto d’altri tempi come quella di Indianapolis alla quale agli inizi (1911) partecipavano anche le moto e che dopo le 14 edizioni di quella belga, 7 svizzere e la seconda quest’anno in terra boema, si è tenuto il primo anche in Italia, basato sulle stesse caratteristiche delle altre menzionate: 500 miglia, ovvero ottocentocinque/sei km, lungo le statali del Nord Italia con partenza e arrivo alla concessionaria H-D di Parma e organizzatrice dell’evento.

Un ride da percorrere nel tempo massimo di 24 ore, assolutamente non competitivo, con check point intermedi in cui veniva apposto il timbro di controllo sul quaderno e consegna del road book del successivo arrivo di tappa.
Inutile l’utilizzo di un navigatore perché ci avrebbe portato fuori percorso con il rischio di non arrivare all’altro check point o, ancora peggio, all’arrivo finale con il minimo delle miglia effettive richieste, il tutto per aggiudicarsi solo una spilla di scarso valore economico ma di alto valore simbolico.

Tanto spirito di condivisione ha animato i 300 partecipanti tra italiani, svizzeri e tedeschi.

Tante, ma proprio tante Sportster (meditate, gente, meditate) che considerato la lunghezza e il tipo di evento mi hanno veramente sorpreso e fatto riflettere sui canoni che vogliono darci/vi a intendere quando si definisce lo sportsterista come il “fighetto-diciottenne-figlio-di-papà”, oppure la moto “entry level” per poi fare il salto di qualità … verso dove? Verso cosa?
Tra questi, il barbuto “orso” arrivato per l’occasione dalla lontana Baviera in sella a una sportster-simil-cvo che se a estetica può suscitare più di una perplessità, d’altronde Michelangelo o Raffaello non è cultura teutonica, per il resto … respect! Mi spiace solo che mi sia scappato all’arrivo per scattargli ancora una foto, ma vorrei almeno pensare che sia andato in albergo per una doccia e un riposino prima di tornare verso casa.






Oltre alle Harley, la partecipazione era riservata anche alle Buell.
Nel caso avesse partecipato l’amico Enrico “Tom Tom” Mischi (come inizialmente da lui previsto) credo che sarebbe stato l’unico, perché non mi è parso di vederne altri.

Partenza alle h. 15.00 in punto dopo il prologo iniziale, anch’esso facente parte del percorso, che dopo la registrazione presso la concessionaria H-D di Parma ci ha portato all’interno del piazzale del Palazzo della Pilotta nel  centro di Parma.

Passo Penice è stato il primo dei tre Passi toccati lungo il percorso che da Parma ci ha portato in notturna a salire fino al Colle del Melogno per poi scendere a Finale Ligure.

Da qui abbiamo percorso una SS1 “Aurelia” in una stellata notte di primavera fatta in totale assenza di auto, con la montagna a strapiombo da un lato e il profumo del mare dall’altro fino a Genova, poi La Spezia e infine Recco. Un’esperienza che mi auguro possa riviverla in un prossimo futuro.

Nel buio della notte, con sul casco una torcia tipo minatore a illuminare il road book, ancora salita verso il Passo Bracco per poi scendere attraverso una provinciale dissestata dalle piogge invernali e con una linea di mezzeria vagamente accennata rischiando più di una volta qualche “dritto” e arrivare a Levanto alle prime luci dell’alba.


Da qui, Aulla e poi ancora salita lungo la SS62 della “Cisa” con foto in “selfie” da allucinati scemotti in prossimità della tabella di scollinamento insieme al mio fraterno amico Aldo (lo stesso Aldo B. vincitore della Chrono Alps tenutasi a Brescia nel luglio dello scorso anno) e compagno di questa avventura, a testimonianza della nostra immutata voglia di viaggiare in moto che,
nonostante l’età che avanza, troviamo ancora la voglia di divertirci a pennellare curve e tornanti in discesa verso l’arrivo di tappa a Casola, benché stanchi delle quasi 18 ore ininterrotte dalla partenza da Parma, in realtà 24, considerando la partenza da casa.

Il resto del percorso è stato un vedere sempre più vicino il traguardo finale posto presso la concessionaria H-D di Parma anche se chi più, chi meno, mostrava segni evidenti della stanchezza del viaggio e sempre con l’ansia che qualcosa potesse andare storto compromettendo quanto fatto fino a quel momento.
“Finale thriller” è stato per me quando alla penultima tappa, nel fare un controllo dei km percorsi rispetto a quelli ancora mancanti all’arrivo, ho riscontrato che nonostante avessi fatto la stessa strada dell’amico Aldo, il mio contakm segnava ben 16 km in meno dei suoi (!!), costringendomi quindi a fare la spola A/R lungo la statale che ci portava a Parma per coprire i km. mancanti, altrimenti mi sarei trovato con un totale di 790 contro i minimi richiesti 805/6 km.

Per tutti i partecipanti, invece, il thriller è stato un controllo posto a un “check point segreto”. Nel caso in cui qualcuno, per qualsivoglia motivo, avesse deviato dal percorso previsto si sarebbe presentato all’arrivo senza il relativo timbro, non acquisendo quel requisito per ricevere l’agognata spilla!

L’happy end è stata festa, sorrisi e abbracci per l’impresa riuscita con foto di rito insieme al Director del Parma Chapter Max Cavallo, biker rodato dalla partecipazione alle edizioni europee della 500 Miglia, mentre un pensiero di rammarico è stato per quegli amici di strada, fortunatamente solo una decina in tutto dei circa 300 partecipanti effettivi rispetto ai 333 iscritti, che per qualche inconveniente tecnico, seppure banale come una foratura o un cavo acceleratore inceppato, li ha costretti al ritiro.



Tirando le somme, il “quanto” materiale di questa esperienza è racchiusa negli 815 km. percorsi in quasi 20 ore, in realtà quasi 1.200 in 30 ore, compreso il viaggio da/verso casa, 50 euro il costo di partecipazione+benzina, una maglietta, un quadernetto di viaggio con il conteggio dei km. iniziali e totali, 12 i timbri colorati apposti lungo i vari check point noti + 1 quello segreto, degli eventuali quattro previsti.

Il “quanto” immateriale è invece racchiusa nella non solo mia filosofia di biker che alcuni di voi già conoscono: #vivilamotoinsellaallatuamoto - #livethebikeridingyourbike.


Gi&Giò

12 commenti:

  1. Giò sei un mito, grande.
    Chicco 883Iron

    RispondiElimina
  2. Grande Luigi, veramente un peccato che non sia potuto essere dei vostri nonostante iscrizione e versamento e prearativi extra per road book fossero gia pronti! ma ti avevo seguito nei vari post che avevi fatto in diretta dal percorso!
    Un po' di sana invidia ed ancora un apprezzamento per la costanza nel percorrere km in giro per l'italia!

    RispondiElimina
  3. Guidare di notte non è proprio figo . ..però max rispetto al nostro Gi&Gio
    TC

    RispondiElimina
  4. Comprendo benissimo il commento di TC sulla guida notturna che oltre a non essera "figo", direi anche non "salutare". un colpo di sonno, una buca, un animale che ti sbuca (è successo anche questo), ma è il mio "karma" che mi spinge e non riesco a dire no.

    Approfitto per due anticipazioni:

    1. a breve invierò al buon Paolo il reportage del 4 Regioni fatto nello scorso w/e, anch'esso fatto in notturna e per di più anche con l'acqua.

    2. il w/e della prossima settimana sarò nuovamente sulla strada, questa volta in "solitaria" per la mia 3a edizione di quello da me definita "My Italy Riding Alone". Da Milano verso la mia Lucania (1.200 km) prevalentemente su statali con tappa intermedia tra il venerdi e il sabato.

    Quest'anno poi come "testimonial itinerante" per Matera città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019.

    Potrete seguirmi/commentare sui vari miei profili socials (instagram-Fb-Twitter) che potete trovare anche qui:
    www.about.me/l.mazzei

    oltre che sulla Community Matera 2019 http://community.matera-basilicata2019.it/users/luigi-mazzei

    oppure usando gli hashtag #mt2019 #portomateranel2019 #herleybikerformt2019 #centauropermt2019

    Buona strada anche a voi, G&G

    RispondiElimina
  5. .....meno male che qualcuno tra di noi macina km....bravo luigi.
    mt

    RispondiElimina
  6. Vi segnalo che è stato recentemente pubblicato su Youtube un video del Ride: http://youtu.be/e9Gti-Hb8HM

    Cmq sentirsi protagonista del serpentone è qualcosa da vivere ...

    Provate a ricordate le emozioni che avete vissuto nel serpentone dello Sportster Run e che rimane dentro ciascuno di voi/noi

    G&G

    RispondiElimina
  7. Ciao Giò, bellissima esperienza e grandissimo "manico" nel leggere la tua PROVA nella 500 Miles ...da provare sicuramente !!
    Marcolino

    RispondiElimina
  8. Piena fiducia al nostro Presidente!

    DJ

    RispondiElimina