28 maggio 2013

Sirmione Harley Days


















testo di Luigi

E’ venerdi sera inoltrata di questo maggio-meteo-pazzerello, quando il mio amico Stefano mi manda un messaggio in cui il Giornale di Brescia annuncia che il Garda è esondato a Sirmione. Notizia poco dopo rilanciata anche dal TG3 Lombardia delle 0.15 e il mio commento della buonanotte è chissene…


Stesso commento e stessa levata di dito medio al “governo ladro” del sabato seguente fatto di pioggia battente e … rompente. Si perché, qualsiasi app o sito meteo annuncia da giorni urbi et orbi che la domenica sarebbe stata inondata di quel sole che in questa primavera ormai inoltrata 2013 aspettiamo più o meno pazientemente come un’apparizione di un’entità sovra-terrena e con il sole sarebbero sicuramente uscite fuori a scaldarsi anche le nostre … lucertolone a due ruote.

L’appuntamento di questo week end è infatti per il Sirmione Harley Party organizzato dalla H-D Verona e che complice la vicinanza con il Nord Europa porta a radunare centinaia di bikers italo-swiss-deutch harleysti e non solo, a questa versione di casa nostra del ben più noto Faaker.

La “parade” non sarà proprio quella del “ring” del Faak am See, ma tant’è, il Garda e dintorni sono comunque un richiamo irrinunciabile per un giretto in moto e, perché no, anche in barca, ma soprattutto mettere in mostra le proprie creazioni che, in quanto artistiche, ogni commento è da declinarsi al personale concetto di estetica.

Certo che a vedere un Iron “abbellito” di parabrezza e paramotore a orecchie di dumbo, qualcuno potrebbe obiettare che forse sarebbe stato più azzeccato vederli su qualche scooterone, ma volete mettere il brivido che potrebbe dare una qualsiasi marmitta-a-pernacchietta dello scooterone con quelli del rombo tonante del trombone 2-in-1-nero-dark-slash-cut montato sull Iron di cui sopra? Immagino poi il dubbio amletico e le notti insonni che hanno potuto angosciare il proprietario dello sporty giallone che trovandosi a dovere scegliere come “vestire” la sua dolce metà tra la versione enduro da Valli Bergamasche o quella di una improbabile “Desert Kommando” di qualche mangia-crauti dell’Afrika Korp del tempo che fu, ha risolto il tutto mettendoci in mezzo tra l’anteriore e il posteriore un cuore bicilindrico, come dire “in medio stat virtus”.

Siccome poi un bobber non dev’essere necessariamente harley, ecco che affianco al grintoso cafè racer, mi trovo anche un guzzone V-70 con tanto di 87 sul porta-targa laterale. Misteri della numerologia. Sarò di parte e chi mi conosce lo sa, ma il mio plauso va comunque a una genuine WLA e alle sue ferite di guerra che per quanto il tempo e la vernice hanno potuto in parte attenuare, sta a lì a ricordarci che anche lei ha combattuto per il nostro odierno vivere in libertà di pensiero e di espressione.

Ringrazio Paolino per l’ospitalità “telefonata” e un abbraccio a voi tutti, dal vostro improvvisato pseudo-reporter della domenica e alla prossima … sulla strada … possibilmente, che per il sottoscritto, significa per il prossimo w/e un bel “ring” di 700 e passa km, tra Lombardia, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna e, come infine sono solito salutare gli amici, “è bbella ‘a moto”.
    

6 commenti:

  1. Ciao Luigi!!!..grazie del report!!..belle le foto, bello il contest..( amo il garda ci sono "nato" e continuo a viverlo) ma mi piace il tuo modo di scrivere si legge tra le righe la tua sana/giocosa/intelligente passione per il mondo moto e HD...purtroppo ho dovuto saltare questo raduno...SIG!!...ci si vede al prossimo..ciao By RAVE

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  2. Bravo Luigi . . .grazie!
    Anche se qualche foto in più non guastava!
    Nano71

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  3. Un filosofo . . . il nostro Luigi!

    Tom Cruiser

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  4. Grande Luigi! Mitico il Guzzone!

    Daniele Nr

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  5. Bello scritto bravo Luigi! Spero davvero che il tempo ci conceda un bel run il 22...voglio esserci!
    Polv&

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  6. Bravo come reporter, bel servizio. Grazie Luigi.
    MALPO

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