18 gennaio 2013

Motor Bike Expo 2013 - Si parte!

 
 
 

Motor Bike Expo – Veronafiere – 18/20 gennaio 2013 www.motorbikeexpo.it
 
COMUNICATO STAMPA

 Custom 100%, made in Italy!

Il meglio della produzione nazionale al Motor Bike Expo di Verona

ll panorama del custom italiano si suddivide principalmente tra i customizer, veri artigiani delle due ruote, i produttori o distributori di accessori after market, ma comprende anche le piccole o medie realtà che realizzano moto in tiratura limitata e che possono essere assimilate ai costruttori. Nutrita la loro presenza nei tre padiglioni riservati unicamente a questo mondo fatto di moto uniche, che saranno le star indiscusse del’edizione 2013 del Motor Bike Expo, in programma a Veronafiere dal 18 al 20 gennaio.

 
Mr Martini è il preparatore di casa al Motor Bike Expo. L’officina di questo customizer amante delle inglesi e della cafe racer in generale sorge infatti a Verona in via Tombetta 94, proprio di fronte a quello che fu prima il distributore di benzina e poi l’autolavaggio di famiglia, dove oggi c’è Triumph Verona, di proprietà dello stesso Nicola Martini. Il suo stand al Motor BIke Expo vedrà sfilare ben cinque special, che saranno presentate in un contesto unico, un mini luna park per grandi e piccini in un'atmosfera allegra e colorata. Vi troveranno posto le nuove creature: Jerolamo è l'insieme di tutte le esperienze e il vissuto di Mr. Martini, racchiuse in una moto Triumph aggressiva ma allo stesso tempo molto elegante. Dal colore sportivo inglese per eccellenza, il verde, nasce invece British Racing Dream, una special sempre su base Triumph tre cilindri con modifiche che la rendono elegante, sportiva, funzionale e molto raffinata. KBM è invece il risultato che Mr. Martini è riuscito a ottenere coniugando in una sola creatura due marchi storici come BMW e KTM, creando un mix strabiliante.

Rocket Phantom è una una Rolls Royce a due ruote su base Triumph Rocket, imponente, maestosa, lussuosa. Infine Flash Back America: lo stile e la creatività italiana sbarcano nella patria dei customizzatori, la California.

Moto italiana, una Ducati, e preparatore italiano, un vanto per il nostro paese e per Mr. Martini, che viene sempre più apprezzato anche oltre oceano.
 
Lorenzo "Boccin" Solinghetto nella sua officina Boccin Custom Cycles di Eraclea, che gestisce insieme alla moglie Donatella, propone al suo pubblico di estimatori customizzazioni raffinate su basi dei modelli Harley che hanno segnato un’epoca. Knuckle, Pan e Shovel per lui non hanno segreti. Anche per Lorenzo, la sua fama è giunta fino negli Stetes, grazie alla vittoria nella classe Modified H-D del campionato AMD con il suo Knuckle 46. A Verona Lorenzo sarà ospite degli organizzatori, in quanto vincitore all’ultima Jesolo Bike Week del “Customizer Award”, riconoscimento aggiudicato alla migliore moto premiata dagli stessi customizer, che ha messo in palio proprio uno spazio espositivo al Salone veronese. Nel suo stand esporrà otto moto, tra cui un Softail Springer e ben cinque progetti inediti. Tre di questi non potevano non essere su base Shovelhead, il celebre motore Harley costruito dal 1966 fino al 1984, ma ci saranno anche un piccolo Sportster e un più recente Evolution, altro bicilindrico celebre della casa di Milwaukee.

 

Carlo “Sangue” Colombo di Asso Special Bike ha iniziato la sua attività ormai più di vent’anni fa con l'officina American Road per la progettazione di cerchi, attività che porta tuttora avanti con successo. ASB produce infatti cerchi scomponibili, lavorati con metodo CNC, forcelloni in alluminio, dischi freno, forcelle, kit ammortizzatori, corone e pulegge nello stesso disegno dei cerchi. Oggi, con alle spalle anche un passato come pilota di dragster, Carlo si distingue soprattutto per le sue realizzazioni radicali e sportive, come la 199R, che commemora nella colorazione il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, da cui è derivata anche la versione 199RS in carbonio. Le caratteristiche tecniche sembrano più quelle di una moto da corsa che di una custom: telaio perimetrale in alluminio, motore RevTech da

100 pollici cubi (1.654 cc), cambio Baker con frizione a secco e trasmissione a cinghia sul lato destro, che consente il montaggio di un cerchio ASB Indianapolis 18”x10.5” con pneumatico da 280 mm, forcella Marzocchi a steli rovesciati, forcellone in alluminio e componentistica ultraleggera, che fanno scendere il peso di questa moto di quasi un quintale rispetto a un modello Softail. A Verona Carlo presenterà l’ultima evoluzione di questa special bike, la 199RRS, dando appuntamento presso il suo stand alle ore 15 di venerdì 18.

 

Non si contano più i titoli, nazionali e intercontinentali, vinti dall’officina di Bernareggio (MI) Abnormal Cycles di Samuele Reali che son la sua “banda” si è fatto conoscere anche al di là dell’oceano, giungendo terzo con la sua Speed Demon, costruita su base Harley Davidson JD del 1919, nella Freestyle Class del campionato mondiale costruttori AMD di Sturgis.

Per l’evento veronese porterà la Black Joker, una nuova special di casa Abnormal con una linea da cafe racer moderna. La storia comincia a Sturgis, nel 2011 quando con la Union vincono il mondiale AMD nella categoria Modified, ricevendo come premio un motore Screamin’ Eagle 120R, di fatto il primo a giungere in Europa. Un motore nato per le competizioni, con una potenza e una coppia da dragster, che diventa oggi il cuore della Black Joker, incastonato in un telaio softail Santee "long neck". Completano l’ossatura i cerchi in alluminio a tre razze "3Spoke" della Speed Point, incattiviti da un nero opaco goffrato e calzati da gomme performanti. Un nero candy lucido appositamente realizzato avvolge invece la mascherina del faro, il serbatoio e la carrozzeria, tutta in lastra di alluminio battuta e sapientemente verniciata da Luca Zucchelli della Zucchelli Paint, verniciatore ufficiale e membro della crew Abnormal, ribattezzato simpaticamente e meritatamente Michelangelo per la maniacalità, la precisione e l’accuratezza che mette nei suoi lavori; non per nulla è specializzato per operare sulle supercar fuoriserie. Forcella MV Agusta a steli rovesciati, impianto frenante Discacciati con doppi dischi flottanti e pinze radiali a 4 pistoncini assicurano una precisione di guida e una frenata degna della potenza del V-twin.  Strumentazione minimale ultra hi-tech e accessori come pedaline, piastre di sterzo e semi manubri FG Racing fanno sì che la Black Joker non passi inosservata. Un ultimo e apprezzato particolare è la sella realizzata a mano da Wild Hog, un tocco di vintage che profuma di vero cuoio,  cucita come un vestito su misura.

L’atelier valdostano MS Artrix Design di Gressan, specializzato anche in aerografie, si presenta al Motor Bike Expo 2013 con ben quattordici special, di cui sette inedite. Allo stand non ci saranno solo moto, ma anche alcuni personaggi famosi, tutti affezionati e appassionati clienti, come Andrea Formilli Fendi, della nota famiglia di stilisti, l’inviato di Striscia la notizia Jimmy Ghione e Giulio Basoccu, chirurgo plastico di fama internazionale e protagonista della trasmissione Plastik Ultrabellezza su Italia 1. Dopo la special “Jimmy 64” creata lo scorso anno per l’inviato di Striscia, che arriverà sabato in Fiera, il team aostano ha realizzato per Fendi la “Vulture”, aerografata da Max Gullone e con la sella rivestita in pelle di struzzo. Per il chirurgo Basoccu invece una special su base V-Rod, che verrà svelata durante la manifestazione.

 

Dopo la “Illusion”, realizzata con la collaborazione dell’artista Dox Design utilizzando la tecnica del “Paint Not Painted” (un sistema brevettato per eseguire decorazioni su metalli grezzi senza l’utilizzo di vernici), l’officina Custom Attack di Vertemate con Minoprio (CO), nata nel 2004 dalla passione dei due soci Davide e Isidoro, si presenta a Verona con un poker di moto di tutto rispetto, tra cui anche una bagger e un chopper. Ma svelerà l’ultimo suo progetto solo in Fiera: si tratta di una full custom con telaio rigido e forcella artigianali, motore RevTech e pneumatico posteriore da ben
330 mm di larghezza.

 

Le moto di TpR Italian Factory sono caratterizzate dallo stile pulito, esaltato dalle esili carrozzerie in alluminio spazzolato. Tutto nasce dalla passione di Pietro Figini per le moto con carattere, uniche e con fascino.

Non trovando nulla sul mercato che lo soddisfi, Pietro decide di costruirsela da solo. Dopo una laurea in Economia e Commercio e una carriera lanciata nel settore bancario Pietro molla tutto nel febbraio 2009 per aprire la sua officina, dove oggi costruisce special essenziali su base Triumph, ma anche da bicilindrici boxer bavaresi. A Verona sarà presente con tutta la gamma di modelli TpR, azienda che ormai si può definire, più che un’officina, una piccola casa costruttrice artigiana. Quasi tutte caratterizzate dal motore bicilindrico Triumph da 865 cc, le moto TpR uniscono il fascino di una moto inglese con l’esclusività di un prodotto hand made. Oltre alla Two Much, il top della produzione TpR, Pietro arriverà a Verona con l’ultima sua creazione: non una semplice scrambler, ma una Triumph con una forte connotazione fuoristradistica, caratterizzata come sempre dalle finiture in alluminio, come da tradizione dell’atelier milanese.

 

In meno di dieci anni la Garage 65 di Marco Cinquini, con sede a Viareggio, è stata consacrata nell’olimpo dei customizer internazionali, dopo aver vinto nel 2010 il campionato europeo AMD nella categoria Freestyle e classificandosi al quarto posto in quello mondiale con la KCosmodrive e al sesto nel 2011 con la Stargate. Per il Motor Bike Expo il team toscano ha preparato una bagger su base Harley-Davidson Street Glide dotata di un kit carrozzeria interamente in alluminio, che segue idealmente la strada percorsa con le precedenti opere. Il kit sarà disponibile anche per tutte le Touring H-D, ma la special esposta al Salone avrà anche alcuni dettagli futuristici, come le telecamere al posto degli specchietti e una strumentazione gestita interamente via iPad.

 

Sempre dalla Toscana la Garage Inc., anche se ormai il network orchestrato da Roberto Pagliai e nato a Empoli nel 2008 con lo 0571 Garage, si è ormai esteso a tutta Italia, dalla Lombardia alla Sicilia. Il gruppo dei Garage, contraddistinto dall’ormai noto logo rosso/bianco/blu, arriverà in forze a Verona. Oltre al capostipite di Empoli ci saranno infatti 0574 di Montemurlo (PO), 0564 di Braccagni (GR), 0586 di Rosignano Marittimo (LI), 0932 di Modica (RG) e anche i nuovi tre associati 035 di Mapello (BG), 0585 di Massa Avenza (MS) e l’ultimo nato 0547 di Cesena. Il franchising del custom, che comprende anche gli spin-off Garage Cafe, 4 Wheels Garage, Garage Shop e Garage Beer, porterà a Verona alcune creazioni in stile vintage, come sempre su base H-D a carburatore, rispecchiando la filosofia aziendale che vuole soluzioni semplici applicabili su moto da usare tutti i giorni. Tra queste, lo 0586 Garage del vulcanico Vikingo proporrà la special bike “Road Assassin” interamente artigianale, uno Sportster Harley 883 cafe racer con codino artigianale e un altro Sportster, un 1200 Custom replica fedele del modello KH del ’56 appartenuto a Elvis Presley. In occasione del Motor Bike Expo, venerdì 18 alle ore 16 Roberto Pagliai terrà una conferenza stampa per illustrare il progetto franchising del network Garage Inc., che comprende anche merchandising e ristorazione.

 

Old Iron Choppers di Savona è stata inaugurata il 10 novembre a Savona, una nuova realtà nata dalla vecchia passione di Jerry, Roby “Trottolo”, Manuel, Maurizio e Stefano “il Griglia”, cinque amici da sempre appassionati di Harley. Questa nuova realtà nasce sulle ceneri dell’officina Numero Zero, gestita precedentemente dal solo Roberto Zicconi, il meccanico di questa nuova compagine, aiutato da Manuel in officina, dove si effettuano la maggior parte dei lavori come le modifiche o la costruzione di parti artigianali. Old Iron Choppers non è però solo officina e infatti dispone di un’area espositiva con buona scelta di usato, in gran parte costituito da Harley, ma destinata anche all’esposizione delle moto customizzate all’interno dell’officina. Un tocco di femminilità è dato da Pascale, compagna di Stefano, quest’ultimo personaggio noto nel mondo dei raduni e degli eventi, animatore di feste, meccanico e rivenditore di parti e accessori. Pascale infatti nello spazio al piano superiore espone la propria linea di abbigliamento Cheyenne Attitude 61, anch’essa già nota da tempo nel mondo biker.

 

Tra le new entry di Motor Bike Expo 2013 anche Luca Simionato di 74 Shop.

Italo-canadese ora residente a Treviso, Luca è Harleysta fin dagli anni Ottanta. Logico quindi che la sua passione si riversi maggiormente su tutte le Harley di epoche passate con motore a carburatore, in particolar modo Panhead e Shovel. Il suo approccio non è né quello del restauro maniacale né tanto meno quello delle customizzazione estrema. Piuttosto Luca segue una tendenza tipica in voga tra gli americani, quella di realizzare una moto “vissuta”, con pochi fronzoli, in grado di essere utilizzata tutti i giorni e percorrere molti chilometri l’anno. Scopo che raggiunge restaurando e modificando i modelli non più giovanissimi in modo semplice ma fedele alle epoche di riferimento, riportandoli all’antico splendore con alcuni immancabili tocchi personali. Da poco tempo “sulla piazza”, ha però maturato un’invidiabile competenza anche in campo motoristico, che gli consente di ricostruire vecchie Harley e proporle “chiavi in mano” col il motore ancora da rodare.

Nuova è anche l’officina Moto di Ferro di Marcon (VE), anche se il suo titolare, Marco Lugato, non è certo nuovo nell’ambiente. Pilota fin da giovanissimo negli anni Ottanta, passa quasi subito dal fuoristrada alla pista, coniugando l’attività di pilota con quella di meccanico per la storica concessionaria Kawasaki di Mestre “Bassi & Marchiori”. La sua carriera agonistica lo ha visto prendere parte anche al campionato italiano SBK e, una volta smessi i panni del pilota, si dedica interamente alla meccanica e inizia a trasformare le prime streetfighter sulla base di sportive giapponesi ma soprattutto le moto anni Settanta in stile café racer. Si avvicina poi al mondo custom e diventa responsabile tecnico del dealer H-D di Bassano, dove mette a frutto le sue competenze su chopper rigidi ma anche, vista la sua esperienza di pilota, sulle veloci XR1200 Trofeo. Dopo questo periodo decide che è ora di intraprendere una strada da solo e così fa ritorno nella natia Mestre, dove a gennaio 2011 realizza il suo progetto con l’officina Moto di Ferro. In un primo momento ha diviso gli spazi dell’officina con il suo “mentore” Renzo Marchiori, ma da pochissimi mesi ha aperto un locale tutto suo a Mogliano Veneto (TV), seguendo le sue passioni di sempre: quella per i café racer degli anni Settanta e Ottanta, in particolar modo BMW e Guzzi, e quella per le Harley-Davidson.

 

Tra gli accessoristi italiani non poteva mancare la MCJ di Jose Marini, con sede a Vigodarzere (PD), azienda ormai nota per la sua produzione di scarichi a sonorità variabile, ma che negli ultimi anni si è distinta anche per la produzione di selle e borse in pelle. Le marmitte MCJ, scelte con successo dai migliori team di gare di accelerazione ma funzionali anche per chi viaggia in città, si contraddistinguono per essere addirittura meno rumorose dell’impianto di serie, dando però la possibilità di “aprirle” per ottenere una sonorità più entusiasmante, aumentando anche le prestazioni. Il core business dell’azienda è senza dubbio la linea di sistemi di scarico, disponibili per tutti i modelli Harley-Davidson e per le custom giapponesi.

A Verona MCJ presenterà la gamma completa di selle per modelli Sportster, Dyna e Softail, un bauletto customizzato dedicato al maxi scooter Yamaha TMAX e altri due prodotti inediti: il primo è un cupolino di foggia sportiva dedicato principalmente a Sportster e Dyna. La sua caratteristica peculiare è il plexiglass regolabile in altezza, ma dispone anche di cinghie portabagagli ed è interamente rivestito un pelle. Sempre un cupolino, dedicato però a Softail e Touring, è la seconda proposta, in questo caso maggiormente votata al turismo, come dimostrano gli utili vani portaoggetti, tra cui uno per telefono o navigatore e uno da 4,5 litri con sportellino in pelle, ma anche la maggior protezione dall’aria. La conformazione di questo cupolino permette inoltre di guadagnare, secondo le dichiarazioni del costruttore, oltre 10 km/h di velocità massima. 

 

Gray Indian's è produttore di accessori ma non solo, visto che l’officina modenese spesso realizza esotiche show bike per presentare i suoi prodotti più esclusivi dal design ricercato e costruite con materiali pregiati, dall’alluminio ricavato dal pieno con finiture che vanno dal satinato fino addirittura al placcato oro. Nonostante la città in cui sorge, Cavezzo (MO), sia stata una delle più colpite dal terremoto, che ha danneggiato l’azienda, Gray Indian’s in meno di un anno è riuscita a tornare a pieno regime e non mancherà di stupire con la sua gamma di accessori, che sono in vendita anche online.

Tra le prestigiose aziende after market c’è anche l’italiana Rebuffini Cycles di Casazza (BG), che coniuga la flessibilità di una piccola azienda artigiana con l’attenzione alla qualità delle realtà industriali. Tra i nuovi prodotti che saranno esposti a MBE ci sono le pedane avanzate Comet VRSC, che rappresentano il meglio dell’azienda nella lavorazione tridimensionale a controllo numerico, i filtri aria Galileo in alluminio e carbonio, i coperchi bilancieri Star Rocker dedicati ai motori S&S Evolution e le manopole Oldstyle One in alluminio fresato, adatte a tutti i modelli Harley-Davidson.

 

La company Headbanger Motorcycles infine si differenzia da tutte le altre realtà per la sua impronta manageriale. Presenterà a Verona non solo la sua gamma di moto custom old school 2013, tutte rigorosamente a carburatore, ma un’anteprima assoluta, che Giorgio Sandi, creratore della factory, definisce “una nuova strada che si affianca a quella odierna, ma che consentirà a un pubblico più ampio di poter entrare nella famiglia Headbanger”. La presentazione avverrà venerdì 18 alle 17.30 presso lo stand dell’azienda. E per tutti gli amanti della musica rock sarà esposta anche Grace “the Acid Queen Guitar”, la chitarra realizzata da Headbanger sul modello Ibanez FR, omaggio alla voce di Grace Slick (The Acid Queen) e dei suoi Jefferson Airplane. Come sempre ci saranno all’interno dello stand anche la birra Old School Ale, l’abbigliamento firmato Headbanger mentre faranno da coreografia la musica rock anni 60/70 e le splendide HB Girls!

 

Tra le piccole case costruttrici c’è anche Zaeta, il marchio ideato dall’imprenditore Paolo Chiaia, insieme a Massimo Rizzo, al pilota Marco Belli e a Graziano Rossi, papà di Valentino. La storia di Zaeta, che prende il nome dai biscotti tipici di Venezia, gli Zaleti, inizia addirittura negli anni Settanta, nella zona del Valpolicella, quando Paolo Chiaia iniziava con un Ciao ad assaporare i piaceri delle derapate. Più concretamente Zaeta nasce nella primavera del 2007 quando, insieme a Massimo Rizzo, abile meccanico varesino, Chiaia incontra in America il pilota italiano di Flat Track Marco Belli. Il Flat Track è una disciplina che si corre principalmente negli USA su ovali di terra. Nel dicembre 2008 un altro incontro, quello con Graziano Rossi, fa partire il progetto. Il folle quartetto è ormai completo e nel 2009 Massimo Rizzo realizza la prima Zaeta con motore Yamaha per Graziano Rossi, cui segue nel 2010 l’omologazione della moto stradale con motore dell’italiana TM. L’ultima evoluzione è la DT530, con telaio in alluminio ricavato dal pieno, nuovo serbatoio e un codone che la fa diventare ancora più leggera, aggressiva e performante.

Come per la primogenita, da alcuni mesi si è affiancata in listino al modello da competizione anche la versione omologata DT530 Urban Rebel, di cui verrà esposta a Verona un’ulteriore versione speciale in veste mimetica, che ha appena fatto il suo debutto nell’elegante location di Pitti Uomo, una moto tutta da ammirare e da guidare di traverso.

 

Custom significa anche arte e al Motor Bike Expo ci sarà una galleria d’arte al pad. 2, ispirata a questo mondo, proposta da Blackober, un laboratorio creativo che è anche un punto di riferimento per biker e fotografi. Nella galleria d'arte saranno esposte opere realizzate in collaborazione con fotografi e creativi come Carlo Oberholzer, Luca Mattioli, Karin White Oberholzer, Efrem Guidi e Giovanni Capatti, meglio noto come photoGiò, fotografo ufficiale del Motor Bike Expo.

 

Tre infine  bike show e le relative premiazioni in programma: il contest internazionale di Custom Chrome, di cui Verona rappresenta l’unica tappa italiana, il Magazine Award, organizzato direttamente dallo staff di MBE, che vede come giuria gli inviati delle più importanti testate giornalistiche del settore, i quali eleggeranno le regine della manifestazione mettendo in palio un reportage sulle moto vincitrici, e quello promosso dalla rivista Low Ride, che premierà una Best of Show, venti special di ogni stile, epoca e marca, nella classifica Top 20, e stilerà anche tre classifiche a parte, una per bagger, una per H-D Modified e infine una per racer & scrambler, oltre a un numero di special prize assegnati dalla redazione alle preparazioni più originali.

 

A questi tre importanti contest si aggiunge quello indetto dalla Federazione Italiana Customizer, di Fabrizio Favre, in collaborazione con la IMBBA (International Master Bike Builders Association), l’associazione americana presieduta da Jeff Starke che forma e certifica i giudici deputati alle valutazioni delle special nei maggiori contest internazionali. I giudici delle due associazioni premieranno con attestati e riconoscimenti dieci special esposte negli stand dei customizer. La FIC ha inoltre organizzato, per domenica 20 gennaio, alle ore 11, la conferenza Progetto omologazioni, evento che potrà contare sulla presenza del Consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Manes Bernardini.

 

Da ricordare infine che le premiazioni dei bike show saranno concentrate nella giornata di domenica 20 gennaio, a partire dalle ore 12 con Custom Chrome e di seguito il Magazine Award e la consegna degli attestati FIC.

Dalle ore 16 invece la premiazione del contest di LowRide. La chiusura della manifestazione, che ha visto lo scorso anno la presenza di quasi 130.000 visitatori, è prevista per le ore 19 di domenica 20 gennaio.

 


1 commento:

  1. Già stato in fiera venerdì; sarebbe meglio che il titolare di TPR tornasse alla carriera bancaria!

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