17 maggio 2011

Saint Tropez - Il resoconto del raduno!





Partenza ore 7.45 direzione Ventimiglia, il tempo clemente, il numero ridotto di moto (il grosso del gruppo è partito il giovedì), la prestanza fisica e mentale di quasi tutti i componenti della comitiva fà si che in cinque ore abbondanti e quattro pause raggiungiamo la destinazione.

Velocità costante intorno ai 125 km/h per non perdersi nessuno e sguardo basso sulla strada.

L'avvicinarsi alla meta è direttamente proporzionale alla quantità di harley e special che incontriamo sulla autostrada.

Autostrada che, per fortuna lungo tutto il tragitto, non presenta imperfezioni, buche, dossi o qualche altro pericolo.


La tentazione di sparare a 170 km/h lungo i rettilinei è tanta, ma tengo a freno l'adrenalina a favore del gruppo e nel rispetto del "ruolo" che ricopro, ovvero l'aprifila.Ma che fatica trattenere il polso ragazzi!

Il fatto di avere il manubrio stretto mi costringe di continuo a stringere le spalle in maniera alterna, per poter guardare a destra e sinistra negli specchietti retrovisori, se il gruppo è compatto, una tortura!

Costeggiare il mare in Liguria, tra curve e gallerie è stranamente distensivo ed emozionante, in Francia invece, il manto stradale chiaro ricopre curve lunghe ed ampie, ma i continui caselli per il pedaggio farebbero innervosire anche un santone zen.


E' proprio durante una di queste pause che incontro anche qualche faccia conosciuta.


Finalmente arriviamo a destinazione, la rotonda dove si svolge il raduno, che dista proprio pochi passi dal nostro alloggio.


Il residence è accogliente, ogni appartamento raggruppa sei persone e alla sera al ristorante, dopo il pomeriggio alla ricerca di una spiaggia, ci contiamo e siamo quasi una quarantina.


Evito di dirvi che, quando si è in vacanza e per giunta tra amici, il divertimento la fà da padrone anche se mettere d'accordo tante persone è una impresa faraonica.


Ecco perchè se il sabato mattina ci dirigiamo tutti insieme appassionatamente a Saint Tropez, nel pomeriggio all'interno del raduno, ci dividiamo in tanti piccoli gruppetti.

C'è chi preferisce rosolarsi al sole, chi dedicarsi ad un sano e sempre gradito alcolismo e chi come il sottoscritto, gira tra le special, le bancarelle e la zona del bike show.

L'evento hog a Port grimaud è davvero uno spettacolo nello spettacolo, guardate le foto e capirete.Buona la presenza italica dei customizer capeggiata da Asso special bike e Abnormal Cycles oltre ai "soliti" noti Waltz, Krugger, Dub Performance etc etc.


Tante belle preparazioni "ufficiali" ma altrettanto belle sono anche le personalizzazioni dei privati, ovvero le moto dei "comuni mortali".

E' stupefacente notare come, chi più e chi meno, prova a dare un senso alla propria due ruote, certo con alterne fortune, infatti se alcune sono quasi da rivista altre inguardabili.

Dopo una rinfrescata in albergo e una birretta in veranda chiudiamo la serata sempre al raduno in un bellissimo locale ristorante in riva al mare tra musica, risate e cibo.

Finisce tutto a tarallucci e vino con balli sui tavoli, tasso alcolico alto, promiscuità diffusa ed un paio di elementi a serio rischio patente.

La mattina seguente, dopo la colazione, la preparazione del bagaglio e un aulin per il mal di testa ci dirigiamo verso il luogo d'incontro per la partenza.

Questa volta, allo start intorno alle 11, siamo una quindicina di moto, quattro delle quali con zavorrine sul sellino posteriore.

Se durante il viaggio di andata il tempo è stato clemente, in quello di ritorno si è preso la rivincita con l'aggiunta degli interessi.


In ordine freddo, pioggia, pioggia con vento, vento con caldo afoso.

Ovviamente causa maltempo il gruppo si disunisce più volte e alla fine un paio di "centauri" vengono seminati, ma è anche vero che le raffiche di vento in liguria spostano letteralmente la moto e che la pioggia rende il manto stradale poco aderente.

In queste situazioni avverse c'è chi preferisce mantenere il passo, tentare di arrivare il prima possibile a casa o almeno portarsi alle spalle le nubi e chi invece rallentare per precauzione.

Io appartengo al primo gruppo.

Lungo la strada e nelle aree di servizio incontriamo vari chapter, piccoli gruppo di biker ma anche stradali e naked.Raggiungiamo Milano intorno alle 17 passate, ma considerate che il numero elevato di moto e di cervelli ci ha obbligati a varie pause.

Stop per rifornimenti, stop per bisogni primari e secondari, stop per indolenzimento natiche passeggiero, stop per rifornimento stomaco e sopra ogni cosa stop per aspettare i dispersi.

Arrivo a casa con le spalle a pezzi a causa dello zaino e con la visiera del casco che è un cimitero di insetti un tempo svolazzanti.

Ma questo è il prezzo da pagare per chi vuole una moto sportiva.


Infatti sulla mia sportster sarebbe impensabile montare un parabreza o una borsa laterale, sarebbe una vera e propia eresia.Per cui soffro in silenzio e anzi guardo con "disprezzo" coloro che viaggiamo belli comodi e sono dotati di tutti i tipi di confort, dalla radio all'accendi sigari, passando per borse e scudi anteriori vari.Un fine settimana veramente piacevole.

Potrei raccontarvi aneddoti su alcuni elementi della ciurma, storie di goliardia o situazioni divertenti ma non voglio annoiarvi con cose personali.


Di sicuro il raduno di per sè vale l'intero viaggio, un posto davvero fantastico anche per chi non ama alla follia le harley, sempre però che il tempo sia bello e si possa sfruttare la spiaggia.

Prossimo obbiettivo Cesenatico, anche se alla luce di questa esperienza, il mio consiglio è di viaggiare (parlo del trasferimento vero è proprio in moto) in piccoli gruppetti di massimo 4/5 moto a meno che non si viaggi con un chapter.

L'anno scorso infatti in soli tre mezzi, per andare in Francia, ci abbiamo messo molto, ma molto, ma molto meno tempo.

Unica nota dolente dei piccoli segni sul parafango posteriore causati da un maledetto laccio pendente dallo zaino, ma purtroppo se la moto la si usa la si usura...aimè!



Domani posterò le foto del gruppo con il quale ho passato questi giorni e per la prima volta ci saranno le pagelle!!!

Ricordate di cliccare sullo slideshow per vedere le foto in formato grande!

2 commenti:

  1. Ciao, guardando le foto che hai postato, due in particolare hanno attirato la mia attenzione, quelle 263-264. Spettacoloso posteriore con quel giro di scarichi! hai raccolto qualche informazione dal proprietario o altre foto relative alla moto?

    enrico (trinetra76@libero.it)

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  2. Non riesco a capire cosa intendi per 263-264, le foto non hanno numero.
    Magari mi sbaglio.
    Parli cmq della sportster con gli scarichi sotto il sellino tipo stradale?
    se vuoi scrivimi a p.ghiringhelli@email.it

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